Ducati Scrambler 1100

Avatar di taglia63Posted by

Nel 2014 la Ducati ha deciso di rinverdire i fasti della “Scrambler” degli anni ’70 lanciando sul mercato un modello equipaggiato dal classico bicilindrico desmodromico di 800 di cilindrata a 2 valvole. Nel 2018 , la famiglia “Scrambler” si allarga: dopo la 800 (lanciata nel 2014) e la 400 (2016) ora è la volta della sorella grande, la Ducati Scrambler 1100 che viene presentata in tutta la sua bellezza a Eicma 2017. Cosa cambia? Il motore naturalmente ma anche peso e dimensioni, oltre a tanti piccoli dettagli che ne fanno la Scrambler più pregiata e ricca della famiglia.
Partiamo dal motore, ovvero il Desmodue con omologazione Euro 4 da 1.079 cc di derivazione Monster che per l’occasione è stato rivisto per adattarsi al carattere Scrambler. Con 86 cavalli a 7.500 giri gode di una coppia taurina di 88,4 Nm. Quanto di meglio per muoversi con agilità con un filo di gas. Anche perché, a riprova di quanto detto, la fasatura delle due valvole con incrocio di 16°, privilegia la spinta ai bassi e medi regimi.
Tre le versioni al lancio esposta ad Eicma 2017: la base ovvero la Scrambler 1100, la Scrambler 1100 Special che trae ispirazione dal mondo delle special con ruote a raggi, scarichi cromati, parafanghi in alluminio, sella marrone con rivestimento dedicato, manubrio basso e forcellone spazzolato) e la Scrambler 1100 Sport, che punta tutto su una dotazione tecnica particolarmente ghiotta con sospensioni firmate Öhlins con steli da 48 mm, cerchi in alluminio con razze lavorate a macchina, manubrio a sezione variabile e sella con rivestimento specifico. Per tutte, però, l’impianto frenante si avvale di un doppio disco da 320 mm
I cambiamenti rispetto alle sorelle più piccole non finiscono qui. Il serbatoio per esempio ora è più muscoloso e scolpito e con placche in alluminio intercambiabili. Tutta nuova la strumentazione completamente digitale che va a braccetto con i blocchetti elettrici rinnovati. Stilosa la griglia in metallo nel faro che ripropone l’effetto del nastro adesivo che si applicava sui fanali negli anni ‘70 per ripararli dagli urti durante la guida in offroad.
L’aumento di cilindrata ha richiesto la riprogettazione di un telaietto reggi sella e forcellone, quest’ultimo realizzato in leggero alluminio. Migliorie anche nel reparto sospensioni, la forcella, marchiata Marzocchi, ha steli da 45mm ed è completamente regolabile, ai suoi piedi troviamo due dischi da 320 mm morsi da pinze marchiate Brembo, stesse caratteristiche per il mono posteriore sviluppato dalla Kayaba. Per gli incontentabili c’è la Sport che monta sospensioni Öhlins.
La tecnologia non manca sulla Scrambler, il ride by wire introduce per la prima volta i riding mode: City, Journey e Active le mappature disponibili. Le mappature controllano sia la risposta del motore che il livello di Traction Control, che però rimane personalizzabile nei sotto menù dedicati. La prima (City) eroga 75 cv (gli stessi di una Scrambler 800) e rende la risposta del motore morbida e fluida. La Journey offre potenza piena con una risposta ancora lievemente ovattata infine la Active è per le scorribande all’insegna del divertimento.
Altra grande novità è la piattaforma inerziale, che implementa l’ABS Cornering sviluppato da Bosch. Nuova anche la strumentazione, composta da un elemento ellittico ed uno circolare che mostrano le informazioni principali di guida come velocità, marcia inserita, giri/min e i setting del motore. Unico assente ingiustificato è l’indicatore dei consumi, ma per fortuna c’è l’indicatore di livello del carburante.

Dati tecnici 

Motore
2 cilindri a L, 1.079 cc, alesaggio x corsa 98 x 71 mm, raffreddamento aria/oliodistribuzione Desmodromica monoalbero a camme in testa, 2 valvole per cilindro,
iniezione elettronica full Ride by Wire con corpo farfallato da 55 mm,
lubrificazione a carter umido
Trasmissione
finale a catena (39/15); frizione multidisco in bagno d’olio APTC con comando meccanico; cambio a 6 rapporti
Controlli elettronici gestibili dal pilota
3 riding mode, power mode, DTC
Ciclistica
telaio a traliccio in tubi d’acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 24,5°, avancorsa 111 mm;
forcella da 45 mm tutta regolabile;
forcellone in alluminio e ammortizzatore regolabile nel precarico molla e nell’idraulica in estensione;
escursione 150/150 mm
Freni
ant. 2 dischi da 320 mm, pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini;
post. disco da 245 mm, pinza a singolo pistoncino;
ABS Cornering
Pneumatici
ant. 120/70-ZR18
post. 180/55-ZR17
Dimensioni (mm)
lunghezza 2.190, larghezza 920,
interasse 1.514, altezza sella 810,
serbatoio da 15 lt, peso in ordine di marcia 211 kg
Prestazioni dichiarate
63 kW (86 CV) a 7.500 giri
88 Nm (9 kgm) a 4.750 giri

Lascia un commento