Voglio sottoporVi la storia di un motore da corsa che ha fatto la storia della F1 e che ascoltato il rombo una volta ed è rimasto nel mio cuore. Il V12 Matra 3000 cc , lo ascoltai per a prima volta a Monza alla staccata della parabolica , più che un rombo era un sibilo acuto , inconfondibile, non l’ho più dimenticato.
Questo motore fu progettato dall’ingegner Georges Martin , neoassunto alla Matra ,incaricato direttamente dal patron Jan-Luc Lagardàre, in seguito lo sviluppo e la realizzazione fu affidato alla Moteur Moderne.
Il risultato fu un motore termico a quattro tempi alimentato a benzina dotato di 12 cilindri a V con angolo di 60° tra le bancate, testate e monoblocco in lega di magnesio, canne riportate in ghisa, raffreddamento ad acqua, distribuzione bialbero in testa, 4 valvole per cilindro ed albero a gomiti su 7 supporti di banco.
Il primo V12 Matra da Formula 1 fu il capostipite di una famiglia di motori progettati per la massima serie automobilistica, fin da subito si decise il suo futuro impiego anche nelle corse di endurance riservate alle Sport Prototipo. Gli inizi furono tutt’altro che incoraggianti spesso le vetture equipaggiate da tale propulsore si ritiravano per problemi tecnici , a poco a poco iniziarono i primi successi soprattutto negli anni 1973 e 1974, quando la Matra MS670 si aggiudicò i due rispettivi Mondiali Sport Prototipi.
Il V12 Matra fu declinato nel corso degli anni in una nutrita serie di varianti, ma tutte conservarono le stesse caratteristiche di cui sopra, più i valori di cilindrata (2993 cm³) e di alesaggio e corsa (79.7 x 50.0 mm). Come in alcuni altri V12 sportivi dell’epoca (tra cui il V12 BRM), gli assi a camme sono molto ravvicinati fra loro e le valvole sono inclinate fra loro di 56°. Durante la progettazione si è curata molto la fluidodinamica e per questo è stato curato il disegno dei condotti di aspirazione e scarico. L’utilizzo della lega di magnesio permise di ottenere una struttura leggera e allo stesso scopo furono utilizzate bielle in titanio. Tuttavia i primi prototipi di tale motore furono realizzati in lega di alluminio ed erogavano una potenza massima di 370 CV. In seguito ad alcuni perfezionamenti, e al definitivo utilizzo del magnesio, la potenza fu portata a 395 CV, guadagnando anche sul piano dell’affidabilità , successivamente il motore subì continue evoluzioni ed aggiornamenti, dove rispetto agli originari 395 cv raggiunse gradatamente potenze di 420, 500 ed anche 535 CV.
Caratteristiche tecniche :
Numero cilindri 12
Disposizione a V 60 °
Alesaggio / corsa 79,5 mm x 50 mm
Cilindrata unitaria 248 cc
Cilindrata totale 2976 cc
Distribuzione doppio albero a camme in testa
Valvole 4 x cilindro
Potenza 535 cv a 12.500 giri/min (ultima versione)
Ricordo Il nome MATRA è acronimo di Mécanique Aviation TRAction fondata nel 1941 inizialmente era una ditta specializzata in aeronautica militare , successivamente ampliò le proprie attività ai settori automobilistici , trasporti , aereospaziale e motorsport.





Se non sbaglio è stato anche sulla Ligier di F1 ero alla parabolica ad “ascoltarlo” mi pare nel 1976 con Lafitte🏁
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