La serie CB bialbero è un gruppo di motociclette prodotte in varie cilindrate dalla casa motociclistica giapponese Honda dal 1979 al 2003. Alla fine degli anni settanta la Honda, anche perché incalzata dalla concorrenza che ha messo sul mercato moto pluricilindriche di prestazioni e cubature superiori a quelle che il vecchio monoalbero poteva garantire, introduce sul mercato le nuove CB con motori 750, 900 e 1100 cm³, a doppio albero a camme in testa, 16 valvole. Si tratta di moto più robuste e dall’estetica indovinata, e con esse finisce l’era della serie monoalbero dove aveva dominato la CB 750 Four.
Dopo anni di egemonia tecnica e commerciale con i modelli Four, la casa di Tokio, per fare fronte alla concorrenza di altre case motociclistiche, cessa la produzione della serie CB monoalbero ed alla fine del 1978 presenta al Salone di Colonia la nuova CB750K, che sarà il capostipite di una serie di nuovi modelli a quattro cilindri con motore a doppio albero a camme.
La CB750K è caratterizzata da linee piuttosto morbide che, unite alle quattro marmitte separate, al manubrio rialzato e al freno posteriore a tamburo, fanno pensare ad una moto di impostazione più turistica che sportiva e sembra segnare un ritorno al passato rispetto all’ultimo modello monoalbero. Questa prima impressione è tuttavia contraddetta dal motore a 4 cilindri di 748 cc che eroga una potenza massima di 68 CV alla ruota a 9000 giri con prestazioni di tutto rilievo: velocità massima 196 km/h, 0-400 metri da fermo in 12,57 secondi.
Presenta inoltre numerose novità tecniche quali le quattro valvole per cilindro e la distribuzione a doppio albero a camme in testa con pastiglie e bicchierini al posto dei classici bilancieri. Le quattro valvole per cilindro e le misure quadre di alesaggio e corsa rendono il motore incline a girare alto e a prendere facilmente giri. Una volta in sella però le cose non sono proprio come sembrano ed alcune vibrazioni si fanno sentire ad alcuni regimi critici. La CB750K si rivela alla fine un ottimo compromesso tra uso turistico e sportivo. In casa Honda, oltre alle già citate caratteristiche turistico/sportive, hanno puntato molto anche sul discorso sicurezza sia attivo che passivo come ad esempio la doppia lampada nel faro posteriore, il doppio freno a disco anteriore e la maggiorazione degli indicatori di direzione sia anteriori che posteriori piccoli particolari che non debbono, però, essere trascurati.
Caratteristiche tecniche modello CB750 F (1980) :
Tipo motore Quattro cilindri in linea raffreddato ad aria, 4 tempi
Cilindrata 748 cm³
Alesaggio x corsa 62 x 62 mm
Rapporto di compressione 9:1
Distribuzione bialbero quattro valvole per cilindro
Sistema di avviamento Elettrico
Alimentazione Quattro carburatori Keihin a depressione Ø 30 mm
Accensione Elettronica ad anticipo automatico
Potenza 79 CV a 9000 giri/min
Coppia 6,5 kgm a 8000 giri/min
Cambio 5 marce a pedale
Trasmissione Primaria a catena HY-VO e ingranaggi; secondaria a catena








salve sono di Roma e negli anni 85 comprai una Honda CBF 750 immatricolata nel 84 quindi io ero il secondo proprietario.l’ho ancora in garage dov’è stata sempre lì con il cavalletto centrale e mi procurai un alternatore perché il suo non mi caricava più bene,poi mi sposai e la fermai. Tempo fa sempre innamorato della mia moto depoca provai a fare girare il motore che senza problemi con la mano girava bene,io vorrei sapere per rimetterla su strada quanto potrebbe costare, visto che non ha particolari problemi ci sarebbe da cambiare la corona della catena e l’alternatore poi non trovando più le chiavi anche l’accensione e le frecce,poi. Ci sono i problemi dell’età che sta rovinando la patina di lucido della vernice. Sarei disposto anche a venderla se il prezzo è interessante. Io mi chiamo Maurizio e il mio contatto e mail è: maurizioblasi7@gmail.com o 3890215399,vi auguro buone feste e a risentirci presto grazie
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