Siata Amica 49 – 50

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La SIATA (acronimo di Società Italiana Applicazioni Tecniche Auto-Aviatorie) è stata una piccola casa automobilistica italiana, attiva dal 1926 al 1970.

Fondata da Giorgio Ambrosini a Torino nel 1926, la SIATA si dedica fin dagli inizi alla produzione di parti per elaborare automobili, in particolare Fiat: degne di nota le elaborazioni su meccaniche Fiat 522, 524, 514 e 508 Balilla. Oltre alle testate con valvole in testa, l’azienda sviluppa in proprio pompe olio e acqua, collettori, rapporti al cambio e al ponte e varie tipologie di ammortizzatori sia anteriori che posteriori acquisendo alcuni brevetti.

Durante la seconda guerra mondiale la SIATA, dimostrando notevole predizione, decise di iniziare la progettazione di un piccolo motore ausiliario per biciclette. Si chiese la consulenza di Giuseppe Remondini, che per la francese Jonghi aveva già progettato un motore del genere, dimostratosi tra i migliori. Da quel progetto, se pur con soluzioni tecniche molto diverse, nacque il Cucciolo che venne messo in vendita il 26 luglio 1945. Il successo di questo piccolo motore fu così grande che costrinse la SIATA a rivolgersi, per aumentare la produzione, ad una fabbrica bolognese attiva nel settore elettromeccanico che, proprio con il “Cucciolo”, iniziò la sua fortunata attività motociclistica: la Ducati.

Lo stemma SIATA è uno scudo blu, dominato da una S dorata tagliata dal profilo di un’auto. Evocativo lo stemma posto sulla testa motore, formato da una freccia con la scritta diagonale SIATA

Con il dopoguerra la SIATA (la cui denominazione ufficiale era diventata Società Italiana Auto Trasformazioni Accessori) si dedicò anche alla costruzione di automobili, con meccanica Fiat o derivata.

La prima vettura marchiata SIATA. fu l’Amica, piccola cabriolet a due posti, prodotta in due versioni; la prima denominata Amica 49 (1948-1949) con telaio tubolare perimetrale costruita in soli 50 esemplari, la seconda denominata Amica 50 (1950-1952) con telaio a cassa d’acciaio costruita in circa 300 esemplari; entrambe montavano la meccanica della Fiat 500 “Topolino” con testa SIATA di tipo “B” e collettori speciali. Il corpo dell’auto fu disegnato dal conte Mario Revelli de Beaumont e fu costruito da Bertone, che diedero vita ad una vera e piccola GT, grazie alla combinazione del motore SIATA da 633cc con 22 cv ed il peso leggero (circa 580 kg) la piccola vettura riusciva ad arrivare ai 100km/h. L’auto aveva cambio sotto al volante e finiture di gran lusso, con accessori rigorosamente selezionati con criteri tecnici ed estetici tra i migliori che l’industria specializzata dell’epoca potesse fornire. Il telaio ST 117 identifica una delle poche SIATA. Amica 49 esistenti, infatti delle 50 prodotte si ritiene che solo 14 siano rimaste in circolazione.

Caratteristiche tecniche

  • telaio in lamiera scatolata
  • passo m.2,10.carreggiata ant.m.1,13  post.m.1,09
  • motore Fiat 500 C con collettore Siata a due carburatori
  • sospensione anteriore a ruote indipendenti
  • freni idraulici
  • capacita’ serbatoio lt 28 circa
  • pneumatici 4,25x 15
  • carrozzeria cabriolet due+due di fortuna (costruzione “Bertone”)
  • peso 600 kg circa
  • velocita’ 105 km ora
  • consumo lt 5,8 per 100 km

Siata Amica 49

Siata Amica 50

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