Il secondo articolo relativo all’epopea di Ayrton Senna è dedicato alla sua prima parte della carriera automobilistica , dopo gli anni del kart vissuti in Italia , per il suo esordio sulle autovetture il talento brasiliano opta per la patria dell’automobilismo racing , l’Inghilterra.
Nel novembre 1980 Ayrton decide per il trasferimento in Gran Bretagna. Era amico di un altro “paulista” Chico Serra, che viveva nell’isola già da tre anni e conosceva l’inglese. Serra presentò il giovane amico Ayrton a Ralph Firman, proprietario della scuderia Van Diemen , il quale, dopo un test, dimostrando le proprie innate capacità al volante riuscì ad ottenere un ingaggio per l’anno seguente.
Senna prese casa con la moglie a Norwich, nel Norfolk. Nel 1981 esordì in Formula Ford 1600, disputando il campionato britannico RAC e il Townsend-Thoresen: li vinse entrambi con 12 vittorie, 3 pole e 10 giri veloci su 19 gare.
L’anno seguente , il 1982 passò alla Formula Ford 2000, disputando sia il campionato britannico Pace British sia l’Europeo EFDA: li vinse entrambi con 21 vittorie, 15 pole e 22 giri veloci su 29 gare. A fine stagione esordì nell’ultima prova del difficile Campionato Britannico di Formula 3 conquistando pole, vittoria e giro più veloce.
Nel 1983 gareggiò nel Campionato Britannico F3 con una Ralt-Toyota del team West Surrey Racing gestito da Dick Bennetts e lo vinse con 12 vittorie, 15 pole e 13 giri veloci su 20 gare. Celebre la rivalità in quel periodo con il britannico Martin Brundle anche lui al volante di una Ralt-Toyota gestita dal futuro team manager di F1 Eddie Jordan. A fine stagione partecipò alla prestigiosa gara internazionale di F3 sul tremendo cittadino di Macao nella quale si confrontano tutti i più forti piloti del mondo della categoria : partì dalla pole, dominò entrambe le manche e segnò il giro veloce.
È di quest’anno la decisione di adottare il cognome materno Senna, meno comune del Da Silva usato sino all’anno precedente.



















