Maserati Mistral

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Siamo all’inizio degli anni ’60 , per un marchio “commercialmente” giovane come Maserati , la sostituzione del primo modello di successo, la 3500 GT, rappresentava un rompicapo difficile da risolvere. La nascita della 3500 GT era stata, per Maserati, l’apertura al mondo della produzione di “massa” con il suo 6 cilindri in linea derivato dalle competizioni. Una scommessa, passare da 2/3 auto costruite al mese a 2/3 al giorno sostanzialmente vinta, favorita dagli anni del boom economico e della rinascita italiana dopo la guerra.

Sostituire tale vettura , rappresenta per la casa bolognese , oggi trasferitasi a Modena un autentico rompicapo , tale compito venne affidato al designer torinese Pietro Frua.

Nacque una vettura dalla linea molto innovativa, con l’introduzione di elementi quali il  posteriore con l’originale lunotto esteso a tutta l’area del portellone e il paraurti anteriore con presa d’aria incorporata, elementi che diverranno patrimonio comune della produzione automobilistica di molte case. Definita la linea, conservando parte della meccanica e il motore della 3500 GT, alla nuova vettura serviva un nome. Alla presentazione (Salone di Torino, novembre 1963, in contemporanea con la Quattroporte), il nuovo modello venne denominato 3500 GT 2 posti, a sottolineare la differenza di impostazione con il vecchio modello coupé 2+2 (il passo era ridotto di circa 20 cm rispetto alla precedente 3500 GT).

Su suggerimento di John Horace Simone, importatore Maserati in Francia (nonché ex-pilota del Tridente) venne deciso, quasi un anno dopo la presentazione  dell’auto, di dare la più accattivante denominazione Mistral, il vento di maestrale tipico del sud della Francia. L’aver definito il nome della nuova Maserati non portò fortuna a Simone, che nell’estate del 1967 rimase ucciso in un incidente stradale proprio a bordo della Mistral. Suo però l’onore di aver introdotto la consuetudine di assegnare nomi di venti alle vetture del Tridente, tradizione rispettata anche negli anni a venire.

Alla presentazione la vettura adottava lo storico motore 3500cc 6 cilindri in linea della 3500 GT, derivato da quello utilizzato sulla 350S da corsa proseguendo la tradizione del 6 in linea della 250S campione del mondo F1 1957 con Juan Manuel Fangio. E’ stata l’unica vittoria nel campionato mondiale F1 della casa del tridente e la Mistral sarà l’ultima Maserati a dotarsi di questo motore.

Le coupé di produzione adottarono immediatamente l’evoluzione del 3500cc, con cubatura portata a 3700 attraverso un aumento della corsa dei cilindri. L’incremento di potenza nel passaggio fu alquanto modesta (da 235 a 245) e lo stesso incremento di potenza fu disponibile con la seguente versione di 4 litri (offerta in opzione dal 1967) che produceva 255 CV.

A differenza della coupé, la Mistral spider venne inizialmente proposta commercialmente con il 3500cc, salvo poi ricevere come le coupé il 3700 e 4000cc.

Alcune caratteristiche della Maserati Mistral meritano una menzione a parte. Venne prodotta inizialmente con carrozzeria in alluminio con l’obbiettivo di ridurre il peso rispetto alla 3500 GT. Grazie all’interasse ridotto e al materiale più leggero, la Mistral 3.7 pesava ben 200kg meno della 3500 GT. In verità la produzione della Mistral venne eseguita nel tempo sia in alluminio che acciaio, e dal 1967, esclusivamente il cofano motore, le portiere e il portellone posteriore risultano prodotte in lega. Non si sa con certezza quante siano costruite in alluminio e quante in acciaio/alluminio. Sulla spider (presentata nel 1964) per ottenere una maggior rigidità, si utilizzò immediatamente acciaio al retrotreno.

Come per la 3500 GT, anche la Mistral mantenne la particolare iniezione meccanica Lucas, croce e delizia del 6 cilindri in linea Maserati. Richiedendo motoristi di esperienza per la sua calibrazione, molti clienti si lamentavano dei problemi generati dal motore. In verità gran parte dei problemi derivavano proprio dalla difficoltà di messa a punto, procedura non all’altezza di molti meccanici. Il problema era particolarmente sentito negli Stati Uniti, in cui la ridotta capillarità della rete assistenza e la scarsa conoscenza del sistema di iniezione da parte dei meccanici portò diversi proprietari alla radicale sostituzione dell’impianto con una più tradizionale (e meno raffinata) alimentazione a carburatori Weber.

Scheda tecnicaMistral 3.5Mistral 3.7Mistral 4.0
Codice modelloTipo AM109.A1Tipo AM109.S1Tipo AM109.SA1
Tipologia di carrozzeriaFastback 2 porte, bipostoFastback 2 porte, bipostoFastback 2 porte, biposto
DesignFruaFruaFrua
Anni di produzione19641964 – 19691965 – 1969
L’epoca MaseratiLa famiglia OrsiLa famiglia OrsiLa famiglia Orsi
Numeri prodotti3387454
TelaioTelaio con pianale portante in acciaio tubolare o alluminioTelaio con pianale portante in acciaio tubolare o alluminioTelaio con pianale portante in acciaio tubolare o alluminio
Peso a secco1,430kg1,430kg1,430kg
Configurazione motore6 cilindri in linea, doppio albero a camme in testa6 cilindri in linea, doppio albero a camme in testa6 cilindri in linea, doppio albero a camme in testa
Cilindrata3,485cc3,694cc4,014cc
Regime di potenza massima235 CV @ 5.800 giri/min245 CV @ 5.800 giri/min265 CV @ 5.200 giri/min
Velocità massima255km/h255km/h255km/h

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