Bizzarrini 5300 GT

Avatar di taglia63Posted by

Se fosse un’auto come tutte le altre basterebbe riportare la data e luogo di presentazione per stabilire quando è iniziata la storia  , ma se si parla della Bizzarrini 5300 GT questo non è possibile.  Perchè questa creatura bellissima dalla linea incredibile , è il risultato di una serie di scelte e progetti che prima ha unito e poi allontanato gli uomini che sono stati coinvolti nella sua realizzazione. Comunque è giusto ricordare il padre di questa realizzazione Giotto Bizzarrini. Ingegnere, designer e imprenditore per alcuni; semplicemente un genio per altri. Giotto Bizzarrini ha segnato la storia dell’automobilismo italiano progettando alcuni dei motori che sono entrati nella leggenda. In primis i 12 cilindri delle Ferrari 250 Testa Rossa e GTO, nonché della Lamborghini 350 GT, prima vettura della Casa di Sant’Agata Bolognese.

Giotto Bizzarrini nasce a Livorno il 6 giugno 1926; dopo aver conseguito la laurea in ingegneria, insegna all’Università di Pisa per poi essere assunto, nel 1954, all’Alfa Romeo dove rimane per un paio di anni dopodiché approda alla Ferrari. In collaborazione con un altro grande ingegnere toscano, Carlo Chiti, realizza alcune tra le più prestigiose Ferrari di tutti i tempi: Testa Rossa 12 cilindri 3 litri, Testa Rossa 500 Mondial 2 litri, 250 GT SWB, 250 Spider California e, naturalmente, 250 GTO. Con Chiti nasce un importante sodalizio tecnico ed una bella amicizia. Per qualche divergenza di vedute con il Drake nel 1961 entrambi lasceranno la Ferrari per fondare l’ATS, sostenuti finanziariamente dal conte Volpi di Misurata. La società però non dura a lungo, così, mentre Chiti continua ad occuparsi di Formula 1, Bizzarrini fonda nella sua Livorno la società di progettazione Autostar. Uno dei primi clienti è Ferruccio Lamborghini che gli commissiona un motore a 12 cilindri 3,5 litri che dovrà essere installato sulla prima Lamborghini, la  350 GTV. Nel 1962 il conte Volpi di Misurata, titolare della scuderia Serenissima che gareggiava quasi esclusivamente con vetture Ferrari, subisce da parte di Ferrari il rifiuto di vendergli una GTO in quanto “reo” di aver sostenuto gli esuli dalla Ferrari confluiti nella ATS. Il conte non si perse d’animo; acquistò una 250 GT SWB usata e ne affidò lo sviluppo a Bizzarrini. L’ingegnere toscano portò il motore in posizione fortemente arretrata dietro l’asse delle ruote anteriori e lo dotò di lubrificazione a carter secco per sistemarlo più in basso possibile. Poi, in collaborazione con il carrozziere Piero Drogo, realizzò una carrozzeria dall’aerodinamica innovativa, più bassa della GTO, con la linea del tetto fortemente tesa verso il posteriore, quasi orizzontale, tanto che il pannello di coda risultava praticamente verticale. Per queste sue peculiarità venne nominata BreadVan (furgone del pane). La vettura, completata nello sbalorditivo record di 14 giorni, debuttò quell’anno alla 1000 Km del Nurburgring. Bizzarrini venne poi chiamato a far parte dello staff tecnico della nascente Iso Rivolta, per la quale progetta, fra le altre, la berlinetta Grifo A3/C che riprende le teorie progettuali sulle quali aveva basato la GTO della Ferrari. La macchina era equipaggiata con un motore Chevrolet 8V. La berlinetta venne utilizzata per prendere parte alla 24 Ore di Le Mans di quello stesso anno. Ma la Iso Rivolta, tuttavia, non si dimostrò interessata ad un vero e proprio programma sportivo e pertanto Bizzarrini, in disaccordo con la proprietà, lasciò l’azienda per mettersi nuovamente in proprio, ottenendo come liquidazione i diritti di riproduzione della berlinetta A3/C. E così nel 1964 fonda la Prototipi Bizzarrini, che prenderà poi il nome di Bizzarrini s.p.a. nel 1966. Nel 1965 realizza la Bizzarrini 5300 GT Strada, strettamente derivata dalla Iso Grifo, prodotta in soli 133 esemplari in tre anni. Una macchina che doveva scontrarsi con la forte concorrenza di altre gran turismo, quali la Ferrari 275 GTB e 250 GTO.

Il design si ispirava a quello realizzato da Giorgetto Giugiaro per la Iso Grifo A3C. Oltre alle versioni da corsa, esisteva una versione più spartana e una più arricchita negli interni con comfort aggiuntivi quali radio e aria condizionata. Negli interni il piano di seduta era rasoterra e la posizione di guida semi-sdraiata. Il sedile non era regolabile, ma veniva costruito su misura per il pilota direttamente in fabbrica. Al centro della plancia vi era un voluminoso tunnel di trasmissione dal quale emergeva una corta leva del cambio. Nella versione spartana gli strumenti principali, tachimetro, contagiri e livello benzina, si trovano al centro della plancia rivestita in pelle, in corrispondenza del tunnel mentre davanti al guidatore sono collocati i tre indicatori secondari: temperatura olio, pressione olio e temperatura acqua. Diversamente, la versione equipaggiata con comfort aveva quasi tutta la strumentazione raggruppata di fronte al guidatore, dietro il volante in una massiccia consolle di legno. La radio generalmente veniva posta di fronte al passeggero o sopra il tunnel centrale. La vettura era mossa da un V8 di derivazione Chevrolet da 5.385cc con rapporto di compressione 11:1, alimentato da un carburatore quadricorpo Holley che sviluppava la potenza di 365 cv. Il cambio era un Borg-Warner manuale a 4 velocità. I rapporti erano montati su precisa richiesta della clientela che poteva scegliere tra due trasmissioni. La 5300 GT accelerava da 0/100 Km/h in poco meno di 6.5 secondi e la velocità massima era di 250 Km/h con trasmissione corta mentre con trasmissione lunga si potevano raggiungere i 280 Km/h. In seguito, Bizzarrini commercializzò una modifica per le proprie vetture ed era divenuta abitudine dei clienti aggiornare i propri bolidi per renderli ancora più veloci e performanti. Si tratta di un collettore speciale per l’applicazione di 4 carburatori Weber 45 DCOE doppio corpo e di cammes con diversi profili. Il kit permetteva alla Bizzarrini di raggiungere i 400cv e viaggiare a circa 300 Km/h. Infatti si può trovare il kit su vetture sia da competizione sia stradali.

SCHEDA TECNICA (1^ versione)

Tipo di carrozzeria : Coupé

Numero Porte : 2

Passo : 2451 mm

Lunghezza : 4460 mm

Larghezza : 1760 mm

Altezza : 1115 mm

Carreggiata anteriore : 1410 mm

Carreggiata posteriore : 1435 mm

Altezza dal suolo : 122 mm

Larghezza Ruota Anteriore : 6″

Larghezza Ruota Posteriori : 7″

Peso :   1252 kg

Rapporto Peso / Potenza :  3.4 kg/cv

Motore : architettura V 8

Tipo de Carburante :  Benzina

Alimentazione :  carburatori quadricorpo Holley

Refrigerante Liquido :   Acqua

Posizione del motore : Longitudinale

Cilindrata : 5385 cc

Alesaggio x Corsa :  101.60 mm x 82.55 mm

Valvole : 2 per cilindro

Rapporto di compressione : 11:1

Potenza massima : 365 Cv a 6000 rpm

Coppia massima : 488 Nm a 3800 rpm

Trazione :  posteriore

Cambio : a 4 marce Manuale 
Capacità serbatoio : 130 L

Velocità Massima :         250 km/h

Lascia un commento