Ducati 750 SS

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Tutto ebbe inizio con la vittoria alla 200 miglia di Imola 1972 , la coppia di Ducati 750 Sport condotte da Paul Smart e Guido Mandracci , nell’aprile di quell’anno la moto di Borgo Panigale dominò la gara riservata alle derivate di serie di grossa cilindrata.

A seguito di questa incredibile vittoria la casa bolognese decise di mettere messa in commercio una replica stradale delle moto vincitrici. Le prime Ducati 750 SS furono messe in prodizione nel 1973 , l’anno successivo , a seguito di una grande richiesta la produzione venne considerevolmente aumentata , in quel periodo la 750 SS era la moto più rara e ricercata in vendita, dotata di prestazioni ai vertici , freni , componentistica da corsa e motore elaborato dalla stessa Ducati.

Il motore derivava da quello della GT 750 e non dalla 750 Sport e fu l’unico motore “carter tondi” a montare “testate desmodromiche” , l’albero motore montava bielle lavorate alla macchina utensile con due nervature di rinforzo attorno alla testa. I pistoni erano gli stessi della 750 Sport mentre i carburatori erano Dell’Orto PHM da 40 mm. Le valvole avevano le stesse dimensioni della GT e dei monocilindrici e i bilancieri erano lucidati. Il telaio derivava dal 750 Sport “telaio stretto” ma con forcella a perno centrale e ruota anteriore da 18″. Il serbatoio sagomato da 20 litri rispecchiava , insieme al codino e la semicarena , la linea delle moto vincitrici a Imola. La colorazione era bicolore azzurro/argento.

Prima della messa in produzione , uscirono tre prototipi pre-serie , il primo dei quali fu presentato alla mostra “Torino Esposizioni” nel marzo 1973 , dotato di carter motore verniciati in nero e supporti dei freni anteriori con 18 fori. Il secondo prototipo è caratterizzato dai supporto freni anteriori a 18 fori e dai carter lucidi , mentre il terzo monta i supporti con 6 aperture , ma con i carter neri e forcella con perno avanzato . Il prototipo intermedio aveva altre diversità , come la pinza del freno posteriore posizionata in basso , strumentazione dotata di voltmetro , telaietto aggiuntivo per il cupolino e striscia semi-trasparente sul serbatoio larga e graduata. Si ritiene che almeno due dei prototipi rientrino nella numerazione telaistica della 1ª serie.

In tutto sono usciti 1.210 esemplari di 750 SS dalla fabbrica di Borgo Panigale , in tre serie successive, così suddivisi e riconoscibili:

1ª serie (1973-1974) 450 esemplari con numeri di telaio compresi tra 75001 e 75450.

È l’unica serie dotata del motore detto “carter tondo” , per via dei coperchi laterali del motore di forma tondeggiante. La verniciatura è bicolore con sovrastrutture di colore grigio e telaio verde-azzurro , ripreso dalla parte inferiore del cupolino. Come per gli esemplari da competizione, il serbatoio in vetroresina reca su entrambe le fiancate una striscia verticale semi-trasparente che indica visivamente il livello di carburante.

2ª serie (1975-1976) 250 esemplari con numeri di telaio compresi tra 75451 e 75700.

Il motore è a “carter squadrati” e la verniciatura è grigia con una fascia blu scuro che si estende su cupolino, serbatoio e codino. Il serbatoio è privo della striscia semi-trasparente.

3ª serie (1976-1977) 510 esemplari con numeri di telaio compresi tra 75701 e 76210.

Forma dei carter e colorazione sono uguali alla serie precedente. Cambia la forma del serbatoio , non più rastremata della parte posteriore , il fanale posteriore e le pedane in gomma anti-vibrazione.

Con poche eccezioni, i numeri di serie dei motori seguono generalmente di 70 unità quelli del telaio: ad esempio per il telaio n. 75500 il motore sarà n. 75570.

Caratteristiche tecniche Ducati 750 SS 1973

  • Ingombri (lunghezza × larghezza  × altezza) 
    2220 × 675 × 1230 mm 
  • Altezze 
    Sella: 800 mm 
  • Interasse: 1500 mm 
  • Massa a vuoto: 187 kg 
  • Serbatoio: 20 l 
  • Tipo motore: Bicilindrico a V di 90° a 4
    tempi 
  • Raffreddamento: ad aria 
  • Cilindrata 
    748 cm³ (Alesaggio 80,0 mm x Corsa 74,4 mm) 
  • Distribuzione: desmodromica 2 valvole per
    cilindro mosse da coppia conica 
  • Alimentazione: 2 carburatori Dellorto PHM con
    diffusore da 40 mm 
  • Rapporto di compressione: 9,6:1 
  • Potenza: 72 CV a 9500 giri/min 
  • Copia : 
    7,3 Kgm a 5500 giri/min
  • Frizione: A dischi multipli in bagno d’olio 
  • Cambio: sequenziale a 5 marce (sempre in
    presa) 
  • Trasmissione 
    primaria ad ingranaggi, secondaria a catena 
  • Avviamento 
    a pedivella 
  • Telaio  Doppia
    culla aperta in tubi acciaio
  • Sospensione 
    anteriore: forcella telescopica Marzocchi da 38 mm
  • Sospensione posteriore: forcellone oscillante
    con due ammortizzatori laterali idraulici 
  • Freni 
    Anteriore: doppio disco Ø 280 mm / Posteriore: tamburo da Ø 229 mm 
  • Pneumatico anteriore :  3.50-18
  • Pneumatico posteriore :  120/90-18

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