La DBR1 è un’autovettura da competizione prodotta dalla Aston Martin nel periodo 1956-1960.
Il modello è stato realizzato per partecipare al campionato del mondo sport prototipi , all’epoca rivaleggiava con il mondiale F1 , ed alle altre gare di questa categoria non in calendario. La sua vittoria più famosa fu alla 24 Ore di Le Mans del 1959 che fu poi la prima, ed ultima, della Aston Martin alla celebre corsa francese.
La DBR1 è stata prodotta in seguito a modifiche al regolamento del campionato del mondo citato. Infatti, in base alle nuove norme, dal 1956 non era più obbligatorio realizzare modelli da competizione che avessero legami con vettura da strada come nel caso della Aston Martin DB3S. Per tale motivo, la Aston Martin creò un modello completamente nuovo per il solo uso sportivo, la DBR1.
Il corpo vettura fu un’evoluzione di quello della DB3S. La DBR1 inizialmente montò un motore anteriore a sei cilindri in linea da 2.493 cm³ di cilindrata. Anche il propulsore derivava da quello della DB3S , più tardi la cilindrata crebbe a 2.992 cm³. Il telaio era tubolare e separato. Le sospensioni anteriori erano costituite da una barra di torsione e da doppi bracci oscillanti, mentre quelle posteriori erano realizzate con barre di torsione longitudinali, un parallelogramma di Watt e il ponte De Dion. La trazione era posteriore ed il cambio era un “David Brown CG537” manuale a cinque rapporti.
LA STORIA
1956
L’Aston Martin DBR1/1 debuttò proprio alla 24 Ore di Le Mans ma fu un disastro: Tony Brooks e Reg Parnell, a bordo della DBR 1/1, dovettero ritirarsi dopo 21 ore di gara e 246 giri per guai al cambio.
1957
Entrato John Wyer come Direttore Tecnico dell’Aston Martin e Reg Parnell come Direttore Sportivo, il marchio si ributtò nella mischia. Roy Salvadori con la DBR1/1 ottenne un ottimo secondo posto assoluto al British Empire Trophy e al Sussex Trophy di Goodwood. Da questo punto in poi, fu deciso un aggiornamento: il 6 cilindri passo da 2.5 a 2,9 litri di cilindrata.
Frattanto alla DBR1/1 fu affiancato un secondo esemplare, la DBR1/2 che vinse al Gran Prix di SPA-Francorchamps e alla Mille Chilometri del Nurburgring con Stirling Moss ma subì il ritiro alla 24 Ore di Le Mans mentre era seconda.
1958
I nuovi regolamenti FIA che limitavano le cilindrate delle vetture Sport a 3 litri massacrarono la Maserati e la Jaguar lasciando la Ferrari e le 250 Testarossa 3 litri praticamente senza rivali. Le DBR1 si dovettero ritirare alla 12 Ore di Sebring e alla Targa Florio. Ma alla Mille Chilometri del Nurburgring Stirling Moss e Jack Brabham sulla nuovissima DBR1/3 colsero un importante vittoria.
Le Aston Martin DBR1/1, DBR1/2 e DBR 1/3 si presentarono a Le Mans con fame di vittoria ma furono tutte e tre costrette al ritiro. Vinse la Ferrari con la timida opposizione di una Aston Martin DB3S. Le tre vetture recuperarono al successivo Tourist Trophy dove si piazzarono ai primi 3 posti.
La Ferrari vinse il campionato ma l’Aston Martin arrivò seconda.
1959
L’Aston Martin decise di giocarsi tutto per Le Mans. Dopo un avvio malandato alla 12 Ore di Sebring (ritiro) e la mancata presenza alla Targa Florio, Stirling Moss portò alla vittoria la DBR1/3 alla Mille Chilometri del Nurburgring per la terza volta consecutiva.
Nel frattempo al lotto si unirono altri due esemplari: DBR1/4 e DBR1/5 (subito venduta al pilota privato Jack Fairman).
Arrivò la 24 Ore di Le Mans. I motori delle DBR1 furono aggiornati da 2,9 a 3 litri di cilindrata. Finalmente Carroll Shelby e Roy Salvadori fecero il miracolo vincendo sulla DBR1/2, seguiti dalla DBR1/4 guidata da Maurice Trintignant e Paul Frere. Furono aiutati, invero, dal ritiro della Ferrari al comando.
Con la vittoria nel campionato ancora possibile, l’Aston Martin si giocò tutto a Goodwood con la DBR1/2, DBR1/3 e DBR1/5. Fu una gara straordinariamente movimentata: la DBR1/3 prese fuoco ai box. Graham Whitehead sulla DBR1/5 scelse volontariamente il ritiro lasciando via libera a Stirling Moss, Carroll Shelby e Jack Fairman sulla DBR1/2.
Vittoria dell’Aston Martin che portò a casa il Campionato Mondiale Marche.
1960
Dopo la vittoria al campionato del 1959, David Brown decise di ritirarsi dalle competizioni sport prototipi tentando l’avventura il Formula 1 con la DBR4 e la DBR5. Tutte le quattro Aston Martin DBR1 ufficiali furono vendute a privati. Di queste la DBR1/2 fu l’unica a ottenere ancora soddisfacenti risultati. Nel 1960, infatti, vinse il G.P. di Rouen e arrivò 9° assoluta alla 24 Ore di Le Mans guidata da Jack Fairman.