Un ringraziamento a Giancarlo Minardi , mi ha permesso tramite la sua manifestazione, organizzata presso l’autodromo “Dino e Enzo Ferrari” di Imola il Minardi Day 2018 di poter assaporare l’odore delle corse e di toccare con mano vetture che hanno fatto la storia della F1 anni ’70 , ‘80 e ’90.
Praticamente è stato replay dell’Imola Legend con la differenza di aver potuto parlare direttamente con i protagonisti dell’evento (per protagonisti intendo i meccanici), scambiando opinioni sulla competitività delle varie monoposto e chiedendo loro informazioni relative a regolazioni o riparazioni che stavano effettuando. Restare un giorno intero nei box respirando benzina per un appassionato di corse come il sottoscritto è come vivere all’interno di una favola a contatto con i protagonisti. Oltre a varie Ferrari F1 : 312 B , 312 B3 (nella versione detta “spazzaneve”) , 156/85 , 640 , 641 , F92A , Tyrrell p34 (la sei ruote) , Wolf , March , Arrows, Tecno , Dallara , Fittipaldi , Surtees , Brabham , Lotus , Osella–Fondmetal oltre ovviamente ad una miriade di Minardi F1. Ho visto effettuare manutenzioni e regolazioni a mitici Ford Cosworth , regolazione di convergenza , regolazioni dei freni. Io curioso come un bimbo mi sono permesso di chiedere ai meccanici di turno la natura di un problema o del perché stavano facendo un determinato lavoro , in tutta onestà tutti mi hanno risposto con spiegazioni complete ed esaurienti. Erano presenti diversi ex-piloti di F1 , Patrese, Martini, Caffi, Pirro, Capelli, Tarquini, Morbidelli, ho avuto occasione di ascoltare le loro impressioni dopo essere scesi dalle monoposto e sentire loro raccontare diversi aneddoti relativi alle loro gare. In particolare mi ha colpito Patrese , dopo alcuni giri al rientro ai box , appena sceso dalla monoposto ancora con il casco in testa in 10 minuti ha fatto il resoconto completo del comportamento della vettura , curva per curva , ogni frenata ed ogni accelerazione , sono letteralmente rimasto impressionato dalla sua analisi precisa e completa. Curioso sentire Morbidelli e Capelli raccontare dei loro trascorsi in F1 e dire che nei rettifili in mezzo al bosco della vecchia Hockenheim (registrati a 350 all’ora) non riuscivano a tener fermo il casco.
Erano presenti anche tantissime monoposto di F3 e F2 degli anni ’80 le ricordo tutte con piacere Ralt, March , Chevron , Martini.
Allego galleria fotografica del mio viaggio nel tempo.