Motogiro d’Italia – 2018

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Anche quest’anno il 30 aprile ha preso il via il Motogiro d’Italia 2018, attesissimo evento promosso dalla Federazione Motociclistica Italiana e della Federazione Motociclistica Internazionale, aperto sia alle moto d’epoca che e a quelle attuali.
Motogiro d’Italia, nonostante l’età, ormai siamo arrivati a più di cento anni, la manifestazione nata nel lontano 1914 e rilanciata nel 1989 dal Moto Club Terni, rappresenta la più antica e prestigiosa gara motociclistica italiana a tappe, ma non per questo ha smesso di regalare emozioni sempre nuove.
Carta vincente della rievocazione , gli splendidi itinerari, sempre nuovi, capaci di coinvolgere i tanti motociclisti provenienti da tutto il mondo per partecipare alla gara. Durante i sei giorni in programma si esplorati itinerari fortemente legati al mondo dei motori, la celebre Motorvalley situata in Emilia Romagna, dove si concentrano aziende legate al mondo del motorsport, musei specializzati e servizi dedicati come autodromi e circuiti per gare sportive. Posti imperdibili da visitare durante il tragitto di questa nuova edizione come il Museo Ducati a Borgo Panigale, il Museo di Enzo Ferrari a Modena, senza dimenticare il Museo di Marco Simoncelli a Coriano., sono solo alcuni dei luoghi che il Motogiro D’Italia 2018 ha toccato, durante le 6 tappe per un totale di oltre 1.000 chilometri.
Personalmente ho approfittato della vicinanza del tragitto per recarmi a far visita ad un arrivo di tappa e godermi sensazioni antiche , vedere centauri ultrasettantenni arrivare scendere dalle moto , camminare traballando , ma alla domanda “avete preso pioggia?” (il tempo non è stato clemente in questi giorni) rispondere senza esitazione alcuna “ma si un po’ , ma non importa l’importante e che la moto funzioni” mi fa provare un sentimento di profonda gioia, quella che loro provano cavalcando i loro mezzi , la gioia di un bimbo in sella al suo gioco preferito. Inutile dire che ad ogni controllo orario la mezzora di sosta non viene impiegata per riposarsi o per rifocillarsi , ma bensì per controllare serraggio di viti , rabbocchi di olio , regolazioni varie e una pulita con uno straccio del loro amato gioiello, praticamente trattano la loro cavallo d’acciaio come un fantino tratta il proprio destriero quando scende dalla sella , accudiscono il loro mezzo come si trattasse di un bimbo.
P.S. Voglio raccontare un aneddoto , arriva un signore con una MV e appena arrivato è nella disperazione , le vibrazioni hanno prodotto una piccola crepa sotto il serbatoio, gocciola benzina , le gocce cadono sulla testata, che fare? Giro domande per chiedere aiuto , un attimo e con lo spirito di gruppo, arriva un partecipante inglese che tira fuori dal proprio zainetto (tutti sono dotati di tale accessorio sempre pieno di attrezzi, qualche ricambio e di solito una contenitore con olio per i rabbocchi) un pezzo di sapone di marsiglia , avete letto bene , proprio un pezzo di sapone solido che le massaie una volta usavano per fare il bucato , lo striscia con pressione sulla crepa , sembra incredibile , un po’ penetra , poi un leggero strato di sapone rimane attaccato e il serbatoio smette di gocciolare. Spiega nel suo italiano inglesizzato che il serbatoio terrà per un giorno intero. Che dire incredibile!!!
Allego galleria fotografica

 

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