Novembre 1977 – Un paese alla Ferrari

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Voglio raccontarVi una giornata storica , un sabato di fine novembre 1977 , in un piccolo paese della provincia Rovigo , Fiesso Umbertiano uno stuolo di tifosi ferraristi vive un sogno. Tutti a Maranello visita al reparto corse della Ferrari.
L’artefice di tutto questo è l’Ing. Antonio Tomaini , per tutti i compaesani “Arrigo” nativo di Fiesso Umbertiano e all’epoca in forze alla Ferrari , su suggerimento dell’indimenticato fratello Angelo per tutti “Angiolin”, il quale permise ad un gruppo di tifosi di visitare il reparto corse più famoso al mondo . Ricordo che in paese e soprattutto nella officina paterna ormai da settimane non si parlava di altro, con Angiolin che come da prassi ogni sera passava sa mio padre per dargli le ultime notizie “si va? non si va?” , finché un giorno arriva con la notizia “ok possiamo andare”. Come capita spesso nei piccoli paesi lo stuolo di tifosi aumenta , ricordo che la Ferrari aveva conquistato quell’anno il mondiale F1 con Niki Lauda, e nel giro di un paio di giorni abbiamo riempito una corriera.
Partiti di buonora arrivati , con corriera e diverse auto al seguito, arrivammo a Maranello in prima mattinata , ovviamente c’era ad attenderci il mitico Antonio , ci accolse contento di rivedere tanti ex compaesani , ricordo che visitammo il reparto produzione, il reparto motori con i vari banchi prova ma soprattutto il reparto corse con i tecnici al lavoro sulle vetture di F1 , le 312 T2 e l’allora unico esemplare della 312 T3. Ovviamente avevamo un cicerone d’eccezione l’Ing. Tomaini il quale fu prodigo di spiegazioni a qualsiasi quesito postogli dai fiessesi.
Finale con tutti a pranzo per continuare la lezione di tecnica .
Che dire per me e per tutti è stato un sogno ,impresso nella mia memoria come fosse successo ieri.
Grazie Arrigo.
P.S. Un aneddoto , Zeltweg 1986 , gran premio d’Austri a , io in compagnia di 2 amici ci rechiamo a vedere il GP in tenda , sabato pomeriggio dopo le prove ufficiali vediamo un meccanico Ferrari che sta lavando gomme e cerchioni nel retrobox (allora non vi erano i controlli odierni) , ci arrampichiamo sul tetto di una struttura, richiamiamo la sua attenzione e lo invitiamo ad avvisare il “Tom” che fuori dal paddock ci stanno 3 suoi amici fiessesi. Dopo 10 minuti il meccanico torna con tre “Pass” e ci permette di entrare nel paddock. Appena entrati Arrigo ci viene a salutare, ci dice che ha da lavorare e ci lascia liberi di girovagare per il paddock. Non smetterò mai di ringraziare il grande “Tom” per avermi fatto vivere un secondo sogno.

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