Ho avuto l’occasione di visitare recentemente il museo Enzo Ferrari a Modena , ove sono esposte diverse autovetture che hanno fatto la storia del cavallino rampante, fra le tante che vi racconterò in futuro , oggi mi voglio soffermare su un esemplare unico che mi ha colpito , sia per l’autentica bellezza del modello e sia per il proprietario, uno dei miei idoli. Trattasi della Ferrari SP12 EC di proprietà del bluesman britannico Eric “slowhand” Clapton il quale come tanti artisti della musica non è rimasto immune dal fascino del cavallino rampante.
Per un appassionato di Ferrari e grande musicista come Eric Clapton, non poteva non nascere una vettura unica. Disegnata dal Centro Stile Ferrari, con la collaborazione di Pininfarina e degli ingegneri di Maranello, la SP12 EC è stata creata come omaggio alla sua carriera e alla sua lunga esperienza come possessore di Ferrari, infatti il chitarrista, nel corso degli anni, ha amato molto un particolare modello della produzione Ferrari, la 512 BB, di cui nel tempo ha posseduto ben 3 esemplari.
Eric Clapton desiderava un’auto che s’ispirasse al muso squadrato e filante della 512 BB , come ho detto sopra, da lui posseduta in gioventù.
Il Centro Stile Ferrari in collaborazione con la Pininfarina prendendo come riferimento la pluripremiata 458 Italia ha prodotto una vettura bellissima , le modifiche apportate sono prevalentemente di carattere estetico è stato modificato il muso originale rendendolo più squadrato e somigliante a quello della BB inglobando una griglia cromata nella presa d’aria frontale come sulla BB con un cofano leggermente più bombato rispetto all’originale 458, è stata inserita una fascia nera opaca nella parte bassa della carrozzeria, delle prese d’aria sul cofano e dei proiettori posteriori dalla forma circolare realizzati su un fondo anch’esso nero opaco.
La SP12 EC monta un motore V8 di 90° montato in posizione posteriore-centrale, dotato sia di iniezione diretta che indiretta, per gestire gli alti regimi dei quali il propulsore è capace, affiancato a un cambio elettroidraulico a doppia frizione con 7 rapporti, Il propulsore è caratterizzato da un rapporto di compressione particolarmente elevato (12,5:1). La vettura è sviluppata su un telaio in lega d’alluminio realizzato con tecnologie di derivazione aerospaziale, con sospensioni anteriori a triangoli sovrapposti e multilink per quelle posteriori, è dotata di un’unica centralina Magneti Marelli abbinata al manettino Ferrari di derivazione Formula 1. Un’unica centralina consente di gestire e disinserire l’E-Diff (differenziale elettronico), il F1-Trac (sistema di trazione) e l’ABS.
L’autovettura è lunga 4527 mm per 1937 mm di larghezza e 1213 mm di altezza con un passo di 2650 mm, dimensioni che la rendono la più piccola delle vetture attualmente prodotte dalla casa di Maranello. Il propulsore V8, modello F136FB, ha una cilindrata complessiva di 4.499 cm³, eroga 570 CV a 9.000 giri (con una potenza specifica di 127 CV/litro), con una coppia massima di 540 N·m a 6.000 giri/min (con coppia specifica di 120 N·m/litro). Oltre l’80% di essa è disponibile dai 3.250 giri/min.
Secondo quanto dichiarato dalla casa la Ferrari SP12 EC arriva a una velocità di 100 km/h da ferma in meno di 3,4 secondi e raggiunge una velocità massima superiore ai 325 km/h.
Arriviamo alla spiegazione della sigla SP12 EC SP sta per Special Project , 12 anno di costruzione della vettura , EC (facile intuirlo) le iniziali del bluesman d’oltremanica Eric Clapton.







